mercoledì 28 giugno 2017

AL FESTIVAL DEGLI SCRITTORI LIGURI DI SANTO STEFANO AL MARE IL 14 LUGLIO

Un giornalista alle prese con la storia più importante di tutte: la vita. È questo il punto di partenza del saggio “Le tre scelte della vita”(BdS – Biblioteca delle Soluzioni, Edizioni Leucotea, Sanremo), che il prossimo venerdì 14 luglio, alle ore 15, nell’ambito del Festival del Libro e degli Scrittori Liguri di Santo Stefano al Mare, il giornalista e scrittore Angelo Bottiroli presenterà al pubblico nel salotto letterario di Piazza Cavour. Nato a Tortona nel 1959, per oltre vent’anni ha collaborato col Gruppo Espresso ed è stato anche conduttore radiofonico; dal 2010 è direttore del quotidiano Oggicronaca.it.
Il libro si compone di tre parti che, prendendo a modello lo schema classicista di tesi, ipotesi e dimostrazione, analizzano la società e l’individuo, indicando una possibile alternativa allo stile di vita contemporaneo. 
Nella prima parte “La presa di coscienza” viene analizzata la società di oggi così diversa da quella del passato: un improvviso incidente stradale obbliga il giornalista a fermare tutto ciò che sta facendo per dedicarsi anima e corpo all’articolo da pubblicare. Inizia così una presa di coscienza sulla società di oggi, ma anche su come siamo fatti, ciò che siamo e che vorremmo essere, le nostre aspirazioni, i mezzi che abbiamo, gli imprevisti, le indecisioni, le realtà ineludibili che non possiamo evitare e con le quali dobbiamo fare i conti. 
Nella seconda parte, “Vivere la vita”, si parla soprattutto di solitudine, quella interiore, ma non solo; l’amore, il sesso, la ricerca dell’anima gemella, l’insoddisfazione, l’orgoglio, la fine di un rapporto e la depressione, fino alla voglia di suicidio che aleggia in alcune persone. 
Infine, vi è “La seconda occasione”, in cui si cerca un motivo per andare avanti con gli “strumenti” che abbiamo e formano l’ossatura del nostro vivere: la famiglia, il lavoro, la comunità, l’identità, i figli, le vacanze, l’amicizia, il senso della vita, i ricordi, Dio, la morte e molti altri. Due storie parallele - l’analisi della società con i problemi che dobbiamo affrontare e il giornalista che vive questi problemi - che seguono un loro preciso percorso e si incrociano solo sporadicamente, fino ad arrivare alle tre soluzioni finali.
« Uno dei tanti modi per godersi la vita è quello di fermarsi, guardare e riflettere. É possibile farlo perché ognuno è padrone di quella che ha, può farne ciò che vuole e scegliere come viverla. É la grande libertà che ci è concessa ma che spesso dimentichiamo di avere” scrive Bottiroli in uno dei capitoli del libro. “É un’opportunità straordinaria della quale però ci scordiamo spesso, presi come siamo dallo stress della vita quotidiana e dal dover correre per fare questo e quello, con lo scopo di raggiungere obiettivi quasi sempre legati al benessere materiale. La vita può essere un’avventura meravigliosa, ma se non ci rendiamo conto di viverla, che avventura è?»
Un testo coraggioso, non un romanzo d’evasione, ma un saggio sull’argomento più complesso, la vita, per dimostrare che anche la realtà - se affrontata nel modo giusto - può essere bella come una storia inventata.