giovedì 3 novembre 2016

Sabato 5 novembre 2016 si presenta il libro alla "Mondadori" di Alessandria

Un libro, due storie parallele, tre scelte.
Dopo i successi al Salone del Libro di Torino, Tortona, Chiavari, Diano Marina, Gremiasco e Felizzano, si presenta anche ad Alessandria “Le tre scelte della vita” il libro che descrive come funziona, oggi, il mondo del giornalismo locale e le interazioni che questo può avere nella quotidianità di ognuno di noi.
Un libro che parla della vita e della morte, di quanto sia fragile la nostra esistenza e di come sia facile perderla. O ritrovarla.
L’appuntamento è per le 18 di sabato 5 novembre, alla libreria Mondadori di Alessandria in via Trotti 58 angolo via Bergamo.
Alla manifestazione sarà ovviamente presente l’autore, Angelo Bottiroli, 57 tortonese, direttore del quotidiano online Oggi Cronaca, che spiegherà com’è nato il libro e le motivazioni che l’hanno portato a scriverlo.
L’autore sarà disponibile a rispondere anche a domande su come funziona il mondo dell’informazione oggi dove grazie a smartphone e tablet siamo costantemente informati in tempo reale su quello che accade in ogni parte del mondo.
Ai presenti che decideranno di acquistare il volume in libreria al termine della presentazione, se lo richiederanno potranno avere una dedica personalizzata sul libro ed eventualmente, in omaggio, da parte dello stesso autore, una copia del racconto inedito “Enrica” recentemente premiato con la menzione d’onore al concorso internazionale “Mario Mosso” e finalista su 870 partecipanti al premio letterario “Giachino Belli” di Roma.

giovedì 13 ottobre 2016

A FELIZZANO GIOVEDI' 13 OTTOBRE SI PRESENTA IL LIBRO

Il Comune di Felizzano in collaborazione con il quotidiano online Oggi Cronaca organizza per Giovedì 13 ottobre alle ore 21 una serata sul modo di fare informazione ella società attuale dal titolo “Il giornalismo oggi e i problemi della vita di tutti giorni” .
Trattasi di un dibattito pubblico su come le notizie possano influenzare le persone con annessa presentazione del libro “Le Tre scelte della vita”. Relatore della serata: Angelo Bottiroli, direttore di Oggi Cronaca e autore del libro.
Aprirà i lavori Alberto Dalchecco,vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Felizzano.
La manifestazione si terrà presso la sala del Consiglio Comunale.
Nel corso della serata si parlerà di com’è cambiato il modo di fare informazione oggi con l’avvento dei quotidiani online di com’è cambiato l’approccio delle persone verso le notizie, dei giornali cartacei e di come certe notizie possono influenzare il nostro modo di vivere e l’approccio che abbiamo verso i problemi della società attuale.

IL LIBRO PRESENTATO A GREMIASCO DOMENICA 9 OTTOBRE 2016


Il sindaco di Gremiasco Umberto Dallocchio e il consigliere provinciale Carlo Buscaglia hanno aperto la manifestazione che si è svolta preso la locale biblioteca domenica scorsa: la presentazione del libro “Le tre scelte della vita” scritto dal Direttore di Oggi Cronaca, Angelo Bottiroli.
Si è trattato della settima presentazione del volume dopo quella al Salone del Libro di Torino, alla Sala della Fondazione e alla libreria Mondadori a Tortona, all’Istituto Carbone, a Diano Marina e Chiavari che ha visto una qualificata partecipazione da parte del pubblico presente.
“Il libro – ha detto Lorenza Cavanna della Biblioteca civica che lo ha presentato – affronta il tema della fragilità della nostra esistenza e come affrontarla al meglio cercando di non sprecare il tempo che ci è concesso: il tutto visto e analizzato dal particolare punto di vista de cronista locale. Angelo Bottiroli, infatti, è giornalista e scrittore tortonese e da sempre si occupa di cronaca locale e notizie del territorio.”
Al termine dell’ evento, la biblioteca ha offerto a tutti i presenti un piacevole rinfresco a base di prodotti tipici del territorio.

giovedì 25 agosto 2016

GIOVANNA FRANZIN: “IL LIBRO DI ANGELO BOTTIROLI PROPONE UNA VISIONE DEL MONDO A 360 GRADI E SCOMODE VERITÀ”

Il lavoro di Angelo Bottiroli può sembrare a prima vista  un semplice manuale di sopravvivenza che, come tanti,  prende in esame gli aspetti fondamentali della nostra esistenza e cerca di dare delle risposte pratiche. Le librerie sono piene di libri che ci danno indicazioni o istruzioni per viver meglio, redatte per lo più da psicologi, psicoanalisti e terapeuti di vario orientamento filosofico o scientifico, ma il testo di Angelo Bottiroli si distingue per un aspetto molto peculiare che ne fa uno dei maggiori motivi di interesse: la prospettiva in cui ci pone per affrontare i temi esistenziali che dibatte è quella di un osservatore particolare, il giornalista di cronaca locale.
Giovanna Franzin
Giovanna Franzin
Si tratta di una posizione privilegiata di osservazione del reale in quanto ci permette di entrare in contatto diretto con le diverse situazioni del vivere quotidiano, con i suoi problemi e affanni e di riconsiderare le problematiche esistenziali  con la lucidità ed esperienza del giornalista, uno che conosce da vicino come funziona la nostra società perché la vede da dentro. Parallelamente ai capitoli che contengono queste riflessioni si dipana una specie di diario della vita del giornalista di cronaca che ci svela, altro motivo di interesse, come il lavoro in una redazione di un quotidiano locale influenzi la visione stessa dell’esistenza. E sicuramente la professione dell’autore ha influenzato la sua capacità di analisi lucida e puntuale, a trecentosessanta gradi sullo stato del mondo e, in particolare, sulle condizioni di vita nella nostra nazione, di cui il capitolo “Visione catastrofica” è un esempio eccellente.
Lo stile  in cui questo “racconto sociologico” è stato scritto è quello schietto e diretto dell’autore di cronaca, talora un po’ assertivo e dogmatico, ma con il pregio di riportare all’attenzione del pubblico una fede sicura nell’esistenza di valori assoluti in cui la società fluida del nostro tempo sembra aver rinunciato a credere. Ed è rassicurante e convincente il giornalista quando ci sprona e ci indica strumenti e percorsi per migliorare la nostra vita, trovando motivi di ottimismo e di speranza pur essendo partito da un’analisi realistica, che non fa sconti, né crea facili illusioni proprio perché ha toccato con mano, in presa diretta le inquietudini dei nostri tempi, compreso il dramma della tentazione del suicidio.
E’ un libro molto vero perché ci porta l’esperienza personale del giornalista e dell’uomo Angelo Bottiroli, il quale non rinuncia a fare il suo mestiere a servizio della verità anche quando la verità è scomoda e pone il suo lavoro su un piano etico elevato tanto da sentire il bisogno di condividere la sua esperienza e di metterla a frutto per il bene degli altri.
Un libro che coinvolge e interpella tutti e offre molti spunti di riflessione  e una lettura che ha anche il pregio, pur affrontando tematiche complesse,  di essere scorrevole e comprensibile per ogni tipo di lettore.
Giovanna Franzin Falchetto – Insegnante

venerdì 19 agosto 2016

SABATO 20 AGOSTO IN PIAZZETTA SAN FRANCESCO A CHIAVARI SI PRESENTA IL LIBRO "LE TRE SCELTE DELLA VITA"

Un libro che affronta i problemi della società di oggi e cerca soluzioni, trattando anche i problemi dell’informazione e di come vengono confezionate le notizie nel periodo in cui tutti siamo informati in tempo reale su tutto ciò che accade nel mondo.

Questo in sintesi è “Le tre scelte della vita” scritto dal direttore del quotidiano online oggicronaca.it Angelo Bottiroli, che verrà presentato sabato 20 agosto alle ore  21 in piazzetta San Francesco, un angolo caratteristico di Chiavari davanti alla rinomata e centralissima piazza Matteotti.
La manifestazione rientra nella rassegna “Conversazioni in piazzetta” un ciclo di incontri organizzato dal Comune di Chiavari.
“Le tre scelte della vita” edito dalla casa editrice Leucotea di Sanremo e già stato presentato in anteprima al Salone del libro di Torino nel maggio scorso riscuotendo ampi consensi. E’ un racconto sociologico che parte da una domanda: quanto è fragile la nostra vita e cosa possiamo fare per viverla meglio possibile?
Il libro disponibile in tutte le librerie previa prenotazione, acquistabile direttamente alla libreria Mondadoriin via Emilia a Tortona oppure  su amazonibsunilibroMondadori e Leucotea.

mercoledì 10 agosto 2016

LE TRE SCELTE DELLA VITA SU SANREMO NEWS

Il prestigioso quotidiano online della provincia di Imperia, Sanremo news ha dedicato un servizio al libro "Le tre scelte della vita" scritto da Angelo Bottiroli, direttore di Oggi Cronaca, nell'ambito della presentazione del volume avvenuta a Diano Marina.

domenica 7 agosto 2016

IL LIBRO PRESENTATO SABATO A DIANO MARINA

Un libro che affronta i problemi della società di oggi e cerca soluzioni. Questo in sintesi è “Le tre scelte della vita” scritto dal direttore del quotidiano online oggicronaca.it Angelo Bottiroli che è stato presentato sabato 6 agosto alle 21 presso la libreria Biblos di Diano Marina in via Cristoforo Colombo 36.
A farlo, alla presenza dell’autore, è stata la professoressa Gabriella Spanò docente presso l'Ipsia di Imperia.
La presentazione durata oltre un 'ora è stata ricca di domande da parte del pubblico e numerosi sono stati coloro che dopo aver acquistato l'opera hanno richiesto all'autore di autografarla. 
"Le tre scelte della vita" edito dalla casa editrice Leucotea di Sanremo e già stato presentato in anteprima al Salone del libro di Torino nel maggio scorso riscuotendo ampi consensi. E’ un racconto sociologico che parte da una domanda: quanto è fragile la nostra vita e cosa possiamo fare per viverla meglio possibile?

lunedì 25 luglio 2016

“LE TRE SCELTE DELLA VITA” DI ANGELO BOTTIROLI RECENSITO DA “UNO SCAFFALE DI LIBRI”

Il prestigioso sito internet "Uno scaffale di libri" ha recensito il libro "Le tre scelte della vita" del nostro Direttore Angelo Bottiroli.
Il sito, molto importante, ha una diffusione a carattere nazionale e forse proprio per questo, Siham, l'autrice della recensione che è di Serravalle Scrivia  considera il nostro Direttore suo compaesano, cosa assolutamente verosimile se si considera quanto è grande l'Italia.
Di seguito pubblichiamo l'ottima recensione apparsa il sul sito e come si può vedere dall'immagine alla fine dell'articolo "richiamata" anche sulla pagina Facebook del sito, ringraziando l'autrice per la visibilità
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Angelo Bottiroli, il senso della vita e le tre scelte di questa.

Buongiorno, amanti della lettura.
Oggi vi propongo una segnalazione a cui tengo in modo particolare e vi presento il libro Le tre scelte della vita di Angelo Bottiroli: mio compaesano, uomo cortese e un appassionato giornalista. Angelo, infatti, trae spunto dalla sua vita di giornalista e pubblica la sua opera sul senso della vita, dove il filo conduttore rimane sempre quello: il giornalismo.

Titolo: Le tre scelte della vita
Autore: Angelo Bottiroli
Editore: Biblioteca delle Soluzioni (Edizioni Leucotea)
Pagine: 300
Prezzo: €16,50
Dove trovarlo: In tutte le librerie, AmazonIbsLeucotea
Trama:
Quanto è fragile la nostra vita e cosa possiamo fare per viverla meglio possibile?
Sono le domande che sorgono spontanee quando un improvviso incidente stradale obbliga il giornalista a fermare tutto ciò che sta facendo per dedicarsi anima e corpo all’articolo da pubblicare. Inizia così una presa di coscienza sulla società di oggi ma anche come siamo fatti, ciò che siamo e che vorremmo essere, le nostre aspirazioni, i mezzi che abbiamo, gli imprevisti, le indecisioni, le
realtà ineludibili che non possiamo evitare e con le quali dobbiamo fare i conti.
Poi c’è la solitudine, quella interiore, ma non solo; l’amore, il sesso, la ricerca dell’anima gemella, l’insoddisfazione, l’orgoglio, la fine di un rapporto e la depressione, fino alla voglia di suicidio che aleggia in alcune persone. Infine si cerca un motivo per andare avanti con gli “strumenti” che abbiamo e formano l’ossatura del nostro vivere: la famiglia, il lavoro, la comunità, l’identità, i figli, le vacanze, l’amicizia, il senso della vita, i ricordi, Dio, la morte e molti altri.
Due storie parallele che seguono un loro preciso percorso e si incrociano solo sporadicamente: l’analisi della società con i problemi che dobbiamo affrontare e il giornalista che vive questi problemi in prima persona e cerca una risposta.
« Uno dei tanti modi per godersi la vita è quello di fermarsi, guardare e riflettere.
É possibile farlo perché ognuno è padrone di quella che ha, può farne ciò che vuole e scegliere come viverla. É la grande libertà che ci è concessa ma che spesso dimentichiamo di avere.
Chiunque viva in Italia o in qualcuno dei Paesi occidentalmente evoluti, ha la possibilità di
scegliere come crearsi la propria esistenza coi mezzi di cui dispone e quelli che potrà acquisire nel corso del tempo. É un’opportunità straordinaria della quale però ci scordiamo spesso, presi come siamo dallo stress della vita quotidiana e dal dover correre per fare questo e quello, con lo
scopo di raggiungere obiettivi quasi sempre legati al benessere materiale. La vita può essere un’avventura meravigliosa, ma se non ci rendiamo conto di viverla, che avventura è?»
L'autore:
Angelo Bottiroli nasce nel febbraio ‘59 a Tortona. Giornalista, ha collaborato col Gruppo Espresso per oltre 20 anni ed è stato conduttore radiofonico. Dal 2010 è direttore del quotidiano Oggi Cronaca.
uno scaffale di libri blog

mercoledì 20 luglio 2016

DA ARQUATA A TORTONA PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LE TRE SCELTE DELLA VITA” ALLA LIBRERIA MONDADORI


Buon successo della presentazione del libro “Le tre scelte della vita” di Angelo Bottiroli che ha avuto luogo sabato pomeriggio 17 luglio 2016 alla libreria Mondadori in via Emilia.
Tra il pubblico anche alcune persone non della zona, giunte appositamente da Arquata Scrivia per sentire la presentazione  acquistare il volume autografato dall’autore.
Vista la situazione, Bottiroli in autunno cercherà di organizzare una presentazione anche nel Comune di Arquata Scrivia, dove a quanto pare, si registra un certo interesse per l’opera letteraria del tortonese.

venerdì 15 luglio 2016

Il libro “Le tre scelte della vita” spinge a riappropriarsi del proprio tempo

Ognuno di noi puo’ trovare nella lettura del libro “Le tre scelte della vita” lo spunto per rivedere se stessi lungo la strada della vita; ognuno con la sua storia.
Leggerlo spinge a “riappropriarsi del proprio tempo”, concedere quindi a se stessi lo spazio ed il tempo per una rivisitazione del proprio essere  con la consapevolezza che il passato non lo possiamo modificare ma possiamo modificare noi stessi per migliorarci ed affrontare con una consapevolezza diversa il futuro.
Giacomino Dessimoni – Pensionato

domenica 5 giugno 2016

Il libro "Le tre scelte della vita" sul sito di Paola Catozza esperta di libri e letteratura, collaboratrice di tanti editori


Lei si chiama Paola Catozza, vive a Breno in Lombardia e pur essendo molto giovane ha già parecchia esperienza nel mondo dell'editoria. Col suo Blog la lettura crea indipendenza ha avviato collaborazioni come promoter e recensitrice con Rizzoli, De Agostini, Fabbri editori, Garzanti, Newton Compton ed altre. Inoltre ha fatto parte del Comitato valutazione prime opere della casa editrice La Ruota edizioni, per cui cura anche alcuni progetti grafici.
Paola Catozza
Paola Catozza
La giovane é anche autrice  presso Les Flaneurs Edizioni e sul suo sito ha deciso di illustrare, in anteprima il libro "Le tre scelte della vita" scritto dal nostro direttore Angelo Bottiroli.
Paola pubblica la copertina del libro e la sinossi che trovate a questo LINK
Si tratta indubbiamente di un'ottimo  viatico per il libro dello scrittore tortonese che grazie a questa importante segnalazione verrà sicuramente letto da un buon numero di persone che seguono e apprezzano l'operato di Paola.
La giovane di Breno  ha curato diverse prefazioni e progetti di copertina di romanzi self e non; inoltre fa parte dello staff della rivista gratuita Eclettica, la voce dei blogger, per cui cura la rubrica Discover the cover.
Il libro "Le tre scelte della vita"  di 240 pagine, costa 16,50 euro e si può acquistare direttamente presso la libreria Mondadori in via Emilia a Tortona.
Inoltre  é disponibile in tutte le librerie su prenotazione, su amazonibs, unilibroMondadori e Leucotea.

“Un’esplosione di sentimenti ed emozioni con al centro l’uomo” Così Enrica Pavione su “Le tre scelte della vita”



Un libro che ha qualcosa da dare e lascia un messaggio positivo.
Questo in sintesi il commento di Enrica Pavione, docente all’Università “Insubria” di Varese nonché sindaco di Berzano di Tortona sul  libro “Le tre scelte della vita” di Angelo Bottiroli.
“Il libro – dice Enrica Pavione –  è un esplosione di sentimenti, di pulsioni e di emozioni che ha al centro una sola cosa: l’uomo. L’uomo inteso come persona, con i suoi infiniti limiti e con i suoi obiettivi, a volte discutibili, a volte meno. L’ho letto e più volte ho chiesto ad Angelo Bottiroli perché un giornalista ha deciso di scrivere un libro sui problemi della vita e lui mi ha sempre risposto ‘perché bho qualcosa da dire’. Ebbene non soltanto l’autore ha qualcosa da dire, ma credo che questo libro abbia qualcosa da dare, che è molto più importante. Credo che a tutti noi dia qualcosa di diverso che varia in funzione della nostra sensibilità, della nostra esperienza, del nostro vissuto. Sicuramente questo libro, alla fine della lettura, ci dà un messaggio e per quanto mi riguarda è un messaggio positivo: l’amore per la vita.”
Il libro che ha 240 pagine, 63 capitoli e costa 16,50 euro,  é in vendita presso tutte le librerie italiane. Presso la libreria Mondadori di Tortona in via Emilia in pronta consegna e presso tutte le altre previa prenotazione e consegna entro pochi giorni.
In alternativa si può acquistare su amazonibsunilibro e sul sito della casa editrice  Leucotea.

mercoledì 1 giugno 2016

Sabato 28 maggio Enrica Pavione ha presentato il libro alla Sala della Fondazione


Di fronte ad un pubblico molto qualificato, é stato presentato alla sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, il libro “Le tre scelte della vita” scritto da Angelo Bottiroli.
Ad aprire i lavori é stato l’onorevole Cristina Bargero, appositamente giunta da Casale Monferrato che si é detta piacevolmente sorpresa che un giornalista affronti temi così importanti come i problemi della vita.
la parola é poi passata al sindaco di Tortona che ha ricordato che il libro é stato presentato al Salone di Torino e che questa era la prima presentazione pubblica.
Il compito di presentare libro e autore é toccato ad Enrica Pavione che ha definito l’opera come un esplosione di sentimenti ed emozioni che lascia al lettore un messaggio positivo.
Angelo Bottiroli ha risposto prima alle domande di Enrica poi a quelle numerose del pubblico.
La manifestazione si é conclusa con un rinfresco presso il DCafé con tartine e ottimo Timorasso offerto dalla  ditta Alessandro Bressan di Volpeglino.


La recensione di Franco Montaldo

Le tre scelte della vita sono le considerazioni raccolte nel libro scritte da Angelo Bottiroli, presentato nella stupenda Sala Convegni della Cassa di Risparmio di Tortona con interventi dell’onorevole Cristina Bargero, il sindaco di Tortona Gianluca Bardone, Enrica Pavione docente all’universitaria nonché sindaco di Berzano di Tortona, edito dalle Edizioni Leucotea di Sanremo. Si può acquistare con consegna immediata presso la libreria Mondadori di Tortona, in via Emilia ma é’ disponibile presso tutte le librerie, previa prenotazione  su  amazon,  ibs,  unilibro,  Leucotea, a € 16.50=, costo di copertina.
Il volume uscito dalla mente di Angelo è, particolare in quanto, per comprendere a fondo i contenuti, sarebbe opportuno leggere prima i ringraziamenti, riportati alle pagine 240 e 241, ove esprime tutto il suo grazie alle persone a lui vicine. L’autore, proprio su queste, ha impostato lo studio per completare le oltre 240 pagine, incentrate sull’esistenza dell’essere umano, sul perché vive, sui meccanismi in grado di spronare, migliorare la qualità di essere con l’obiettivo di vivere meglio possibile, adeguando il proprio stile, dapprima alle potenzialità immateriali poi quelle fisiche di ciascuno.
Il concetto è ben illustrato laddove si legge: … non é importante avere tanto o poco, ma il valore che diamo a quello che abbiamo.
Le tre scelte della vita sono esaminate nelle tre parti in cui sono suddivisi i contenuti, ad iniziare dallapresa di coscienza, quale analisi dettagliata della realtà, non solo quella di oggi: sarebbe riduttivo!
Le prime pagine si soffermano idealmente alla sussitenza nel corso dei secoli passati o futuri, da oriente ad occidente da quando è nato l’uomo, all’infinito verso i secoli ancora da venire. Insomma, anticipa, proietta l’esistenza dai tempi lontani ai tempi futuri; per essere più semplici: nulla di nuovo c’è sotto il sole! Certo con usi diversi, con l’impiego di nuove risorse inventate, tendenti, si fa per dire, a facilitare l’esistenza di ciascuno, sempre nell’obiettivo di essere muniti di tutto: dall’aria all’acqua, dalle vivande, soprattutto dall’intelligenza di ciascuno, la quale si dovrà piegare nell’ambito della civiltà in cui dovrà operare.
La parte centrale ha la forza di soffermare l’attenzione sugli strumenti utili per restare “al meglio” nell’ambito d’una società costantemente in continua evoluzione, anch’essa formata da giorni tristi, quelli gioiosi i quali dovranno riscattare i primi con l’aiuto della forza interiore.
Sono momenti da ritemprare con lo stacco momentaneo del nostro sostrato interiore, del nostro spirito, dei nostri pensieri per .. guardare tutto quello che ci circonda, considerare … la vita può essere un’avventura meravigliosa, ma se non ci rendiamo conto di viverla, che avventura è? Ma ne avremo il tempo? Una semplice domanda alla quale ne potremmo aggiungere altre.
Il testo, scritto in modo schietto, si legge in un baleno, adatto a lettori adulti per alcuni passaggi piuttosto impegnativi in quanto meritevoli di attente considerazioni, nel contesto del nostro ruolo di esseri umani.
Franco Montaldo

venerdì 27 maggio 2016

Ecco il primo capitolo del libro, Leggetelo!

L’ATTIMO FATALE

Un sms sul cellulare: “Incidente sulla statale, due auto coinvolte, alcuni feriti, forse un morto.”
Anche così arrivano le notizie ai giornalisti, senza dover attendere la sera o il mattino, quando bisogna mettersi al telefono e “fare il giro” delle telefonate alle forze dell’ordine per sapere se è successo qualcosa.
É la morte improvvisa, quella che il cronista, spesso, è chiamato a scrivere. La morte per incidente stradale, infortunio sul lavoro, infarto fulminante, suicidio e così via.
É l’argomento più importante da trattare, quello che “fa leggere” e scatena la curiosità dei lettori che vogliono sapere tutto nei minimi particolari: cos’è successo, chi era la persona deceduta, cosa faceva in vita, chi sono i suoi parenti e come aveva vissuto.
Una morbosa curiosità nei confronti delle persone, perché la gente, in fondo, non legge i giornali solo per tenersi informata, ma anche per sapere cosa fanno gli altri.
Chi lavora per un quotidiano da tanti anni ed è chiamato a raccontare gli avvenimenti che accadono ogni giorno, ormai, ha fatto l’abitudine alla morte improvvisa e lo sconcerto delle prime volte ha lasciato spazio a una certa freddezza.
Quando sei chiamato a scrivere decine di articoli all’anno che riguardano incidenti mortali e decessi di ogni genere, dopo qualche di tempo, raccontare la morte, diventa una consuetudine e i primi tentennamenti e le emozioni che vive un novello cronista alle prese con un grave fatto di cronaca, lasciano spazio alla routine.
La morte, così, diventa un fatto come un altro, da trattare alla stregua di un consiglio comunale o di un dibattito, spogliandosi di connotazioni emotive.
Pensate sia cinico? Più che altro è necessità.
La necessità di essere freddo, lucido, di poter ragionare e agire. La morte, anche se improvvisa, infatti, non deve distoglierti da quelli che sono i tuoi compiti, cioè raccogliere tutte le informazioni necessarie e scrivere l’articolo nel più breve tempo possibile.
Descrivere la morte fa parte del tuo lavoro e non puoi lasciare spazio ai sentimenti. Per questo, anche se muore un bambino non puoi pensare al dramma dei genitori, ma devi metterti subito al lavoro perché i lettori aspettano.
E anche se conoscevi la persona deceduta non puoi fermarti: non hai tempo per farti prendere dalle emozioni personali, devi scrivere! E subito, perché nell’era dell’informazione online ogni minuto è prezioso e la notizia va pubblicata più presto possibile.
É l’informazione di oggi, quella che corre in rete, sul pc, sul tablet, sul telefonino. L’informazione famelica di chi vuole sapere tutto e subito.
Una corsa sfrenata alla ricerca di cosa succede, della notizia, del caso umano, della curiosità.
É la prerogativa della società in cui viviamo, quella di correre sempre più veloce verso un obiettivo, anche se poi, alla fine, la meta sarà sempre la stessa e uguale per tutti: la morte.
A cosa serve, allora, darsi da fare, muoversi, essere frenetici e arrivare prima, se poi comunque dobbiamo morire e tutto quello che abbiamo accumulato in vita rimane ad altri? Bella domanda.
Il giornalista, però non ha tempo di porsi quesiti: che tu scriva per un quotidiano online, per radio, Tv o per la carta stampata, quando vieni a conoscenza di una morte improvvisa, devi allontanare le emozioni, bloccare tutto ciò che stai facendo e gettarti anima e corpo nell’articolo.
Devi raccogliere i dati sulla persona morta: chi era, cosa faceva, lavoro, parenti, amici e così via.
Insomma devi trasformarti in una sorta di detective.
La parola “giornalista” apre molte porte ed è stupefacente come, a poche ore dal decesso di una persona che neppure conoscevi, riesci a darle un volto, una personalità, a ricostruire i momenti salienti della sua vita e raccontarla ai lettori.
Pochissimi individui sono a conoscenza dell’enorme lavoro che sta dietro un semplice articolo di cronaca nera, della capacità di sintesi che un giornalista deve avere per riassumere, in poche righe, la vita di una persona.
Quando faccio il mio lavoro di cronista, ovviamente, non penso a tutto questo e neppure all’attimo fatale che spegne l’esistenza di qualcuno o alle sue aspettative mancate. Non penso ai progetti che aveva per il futuro e al dolore che prova la gente che lo amava. Lavoro e basta.
Appresa la notizia, infatti, tutto diventa automatico: le telefonate, il tono di voce sommesso e triste che devi avere quando parli con un parente della persona morta, quello professionale con le forze dell’ordine, persino l’atteggiamento distaccato e freddo che un giornalista deve tenere quando descrive il decesso di una persona conosciuta, un collega di lavoro, un conoscente o addirittura di un amico.
Per chi vive in una realtà locale e scrive su un quotidiano della zona come il sottoscritto, infatti, più passano gli anni e più devi raccontare la morte di persone che conoscevi: maestri, insegnanti, politici che amministravano la città quando eri alle prime armi, a volte persino amici d’infanzia o persone care.
Quelli più anziani generalmente muoiono prima, ma spesso capita anche ai compagni di scuola, ai conoscenti, agli amici di oggi.
Quando muore un bambino o un giovane, poi, è ancora peggio, perché devi partecipare anche al funerale e fare l’articolo su quello che accade dentro e fuori dalla chiesa. Devi raccontare la cronaca della gente che piange, dei fiori bianchi sulla bara, scattare fotografie, scrivere su un taccuino l’omelia del parroco e tanto altro.
Partecipare a questi funerali è straziante perché ogni angolo della chiesa trasuda di dolore: un dolore grande, intenso, indescrivibile!
Però, non puoi commuoverti al pianto dirotto della mamma o del papà, agli occhi lucidi della gente e alle parole del sacerdote, dei parenti e degli amici. Devi essere freddo, anche se vorresti scappare da quella chiesa dove tutti soffrono, dove il ricordo del bambino appena morto è ancora presente e l’angoscia palpabile.
Quando sei in chiesa col tuo taccuino e la macchina fotografica, la gente ti guarda in maniera sprezzante, a volte persino con odio; io non li vedo e passo davanti a tutti come se non ci fossero, ma sento il peso dei loro sguardi e di chi pensa “stiamo soffrendo, lasciaci in pace”.
In tanti anni che faccio il giornalista, però, ho sempre cercato di non lasciarmi coinvolgere dai sentimenti, neppure quando dovevo raccontare la morte delle persone che conoscevo.
La necessità di svolgere il mio lavoro non mi ha mai consentito di farmi condizionare dalle emozioni e ho sempre mantenuto una certa freddezza. D’altro canto non puoi fare diversamente: quando devi narrare un fatto di cronaca, infatti, non hai tempo per pensare ad altro, ti concentri sull’accaduto, sulle telefonate che devi fare e, quando sarai in chiesa al successivo funerale, su ciò che accade in quei frangenti.
Poi inizi a scrivere.
A quel punto, sul tavolo, telefono e computer diventano il tuo mondo. Spesso non devi neppure recarti sul luogo dell’incidente perché ci pensa il fotografo. É sufficiente fornirgli le indicazioni giuste. Solo in rari casi si va sul posto e solo quando la tua presenza è indispensabile per raccogliere le testimonianze dei vicini di casa o capire la scena allo scopo di descrivere meglio il fatto.
In genere, è molto più utile rimanere a casa, incollato al telefono per parlare con le forze dell’ordine, guardare se la vittima ha un profilo su Facebook, dove puoi trovare anche delle immagini, cercare parenti e amici.
Infine arriva l’aspetto più difficile: raccontare succintamente chi era e cosa faceva, nella vita, la persona appena deceduta. Poche parole per descrivere, in qualche modo, le sue aspettative, i suoi desideri, le sue speranze.
Soltanto dopo, a luci spente, quando hai inviato l’articolo in redazione o l’hai pubblicato online, inizi a pensare realmente all’accaduto, a quel genitore che si è schiantato contro un palo e ai figli in tenera età, rimasti orfani.
Il brivido sulla schiena ti era già venuto quando hai scoperto che la mamma ha lasciato una bambina in età scolare, ma avevi allontanato il pensiero perché troppo concentrato sull’articolo.
Adesso, a luci spente, quel pensiero ritorna. E ti tormenta.
Pensi ai bambini rimasti senza un genitore e poi pensi ai genitori che piangono i loro figli e sai che questo è il male peggiore, perché non si può vivere senza un figlio.
Pensi alle vite spezzate e a come sia facile morire.
E pensi che basta un secondo, un attimo fatale, per cambiare completamente la nostra vita e quella delle persone che ci amano.
Io mi reputo un uomo molto fortunato perché attraverso il giornale ho la grande possibilità di raccontare la vita di una città e dei suoi abitanti, ma quando qualcuno muore improvvisamente non posso fare a meno di chiedermi: ha vissuto bene? Era soddisfatto delle sue scelte? E della sua vita?
Troppe volte ho dovuto scrivere di incidenti stradali avvenuti per distrazione, per un improvviso colpo di sonno, imperizia o fatalità: persone che vanno a schiantarsi contro l’unico palo che c’era lungo la statale…
Non ricordo i nomi, ma ricordo gli episodi: quasi tutti.
Ricordo anche quelli delle persone miracolate: stessa dinamica dell’incidente avvenuto la settimana prima, ma uno muore e l’altro si salva.
Ricordo auto che si schiantano sotto un camion e c’è chi muore sul colpo e chi esce praticamente illeso. Ricordo incidenti con auto fuori strada e la fatalità di chi perde la vita e di chi, invece, se la cava con pochi graffi. Stesso posto, stessa ora, stesse condizioni climatiche.
Macchina più sicura? Minore velocità?
Difficile dare una risposta, ma quando ti capita di scrivere di operai che cadono da un’impalcatura alla stessa altezza e mentre uno muore, l’altro guarisce in pochi giorni, come si fa a credere che il destino non esista?
Non sono mai stato fatalista, anzi, sono fermamente convinto che ognuno di noi, la vita, se la costruisca con le proprie mani, ma quando arrivi a scrivere tantissimi articoli di morti improvvise e di persone miracolate, qualche dubbio inevitabilmente, affiora.
Inizi a pensare che – forse – ognuno di noi, abbia un destino già scritto e che la nostra vita – forse – una durata precisa che non possiamo cambiare.
Dobbiamo morire, certo, ma quando?
Tutti vorremmo vivere più a lungo possibile e ogni volta che veniamo a conoscenza di persone morte all’improvviso diventiamo tristi e siamo dispiaciuti, ma pensiamo debba capitare sempre agli altri e mai a noi.
La morte, infatti, è un pensiero che tendiamo facilmente ad allontanare.
Siamo coscienti che dovrà arrivare ma non sappiamo né quando, né come. Ogni istante, quindi, potrebbe essere l’ultimo della nostra vita.

mercoledì 25 maggio 2016

Enrica Pavione presenta il libro "Le tre scelte della vita" col sindaco Bardone


Dopo la presentazione al Salone del libro di Torino, arriva a Tortona quella ufficiale del libro “Le tre scelte della vita” scritto da Angelo Bottiroli, che svolge la professione di giornalista da oltre 38 anni ed è attualmente direttore di Oggi Cronaca.
L’appuntamento è per sabato prossimo 28 maggio, alle 17 presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona in Piazza Duomo.
Aprirà la manifestazione il sindaco di Tortona Gianluca Bardone, a cui seguirà la presentazione dell’opera a cura di Enrica Pavione, docente all’università “Insubria” di Varese, nonché autrice di libri e sindaco di Berzano di Tortona, che intervisterà l’autore.
Fra i tanti argomenti trattati dal libro anche l’escursus di com’è nato il quotidiano Oggi Cronaca, e le difficoltà che incontra un giornalista nella società di oggi, in una società dove è sempre più difficile vivere e trovare la propria dimensione.
La manifestazione è aperta a tutta la cittadinanza che avrà l’occasione di dialogare con l’autore del libro.

venerdì 20 maggio 2016

Il libro "Le tre scelte della vita" sarà esposto in biblioteca a Tortona



Verrà esposto presso la Biblioteca Civica di Tortona il Romanzo del giornalista Tortonese Angelo Bottiroli, dal 2010 direttore del quotidiano online oggicronaca.it
Le tre scelte della vita”, questo il titolo del libro, si chiede quanto è fragile la nostra vita e cosa possiamo fare per viverla meglio possibile, si compone di 60 capitoli più tre finali, ed è suddiviso in tre parti.
Nella prima (“La presa di coscienza”) viene analizzata la società di oggi così diversa da quella del passato; nella seconda parte (“Vivere la vita”) si parla soprattutto di solitudine e amore e nelle terza e ultima parte (“La seconda occasione”) si cercano gli strumenti utili per vivere meglio possibile nella società di oggi…fino alle tre soluzioni finali.
L’autore tortonese ha presentato il volume al Salone del libro di di Torino domenica 15 maggio, mentre a Tortona il libro verrà presentato sabato 28 maggio alle ore 17,00 presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.
A settembre, in data e orario ancora da definire, Angelo Bottiroli sarà ospite presso la Biblioteca Civica di Tortona nell’ambito della rassegna “Libri dal Vivo”.
Comune di Tortona 

LE TRE SCELTE DELLA VITA PRESENTATO AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO



L’editore Matteo Moraglia col tortonese Angelo Bottiroli, che ha presentato la sua opera “Le tre scelte della vita” al Salone del libro di Torino, é stato soltanto uno dei diversi momenti di valorizzazione degli autori emergenti che la casa editrice Leucotea di Sanremo, ha voluto riservare alla kermesse piemontese, la più importante del settore in Italia.
Oltre alla presentazione degli ultimi libri usciti, infatti, l’editore, durante i cinque giorni della rassegna, ha voluto accanto a sé, presso lo stand di Leucotea al Padiglione 1, alcuni autori che hanno dialogato col il folto pubblico presente all’interno del Salone e interloquendo con le persone che si sono avvicinate allo stand per conoscere questa nuova casa editrice che, a pochi anni dalla nascita, ha già pubblicato circa 130 libri di oltre un centinaio di autori sparsi in ogni regione d’Italia. Romanzi soprattutto, ma anche saggi e libri per bambini con offerta libraria per tutti i gusti e l’età.
Venti gli scrittori di Leucotea presenti al Salone torinese che, a vario titolo o hanno presentato il loro libro, oppure si sono fermati coi visitatori di passaggio per spiegare il contenuto delle loro opere, o semplicemente hanno parlato con l’editore delle strategie future che potrebbero essere attuate per cercare di valorizzare maggiormente un settore che malgrado gli oltre 3.500 editori in Italia, non gode certamente dei riscontri di alcuni decenni fa.
Oltre al tortonese Angelo Bottiroli, erano presenti: Giuseppe Spiotta, Manuelita Lupo, Dario Tagliamacco, Michele Diego, Patrizia Petruccione, Mirianna Costa, Claudia Lorenzi, Diandra di Franco, Ilaria Pasqua, Giacomo Festi, Nicola Marrano, Valerio Zoppellaro, Annamaria Ceriolo, Brunella Giovannini, Marina Salucci, Alessandra Cerretti, Paola Caravona e Diego Popoli.
Mattero Moraglia ringrazia tutti:”Voglio fare un ringraziamento – dice – a tutti gli autori Leucotea presenti. E’ stato un salone di “transizione” con tanta (troppa) “sicurezza” e pochi visitatori (126.000 contro i 340mila dell’anno scorso), ma divertente, educativo e interessante comunque.”

martedì 17 maggio 2016

Un grazie a Radiogold, Alessandriamagazine e Dialessandria per la visibilità al Salone del libro




Ne hanno parlato tutti i giornali: quelli di Tortona forse un po' meno di altri, ma comunque la notizia della presentazione del libro "Le tre scelte della vita" la mia opera prima ha trovato ampi riscontri, soprattutto tra gli organi di informazione dell'alessandrino: alessandriamagazine, Dialessandria e Radiogold, con servizi di colleghi che hanno apprezzato la singolarità dell'evento, oltre ai giornali cartacei "la Stampa" e "Il Piccolo"e tanti altri.
A tutti va il mio sincero  grazie per l'ampia visibilità.

domenica 15 maggio 2016

LA PRIMA PRESENTAZIONE UFFICIALE AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO DOMENICA 15 MAGGIO 2016



Di seguito il testo dell'articolo pubblica sabato 14 maggio su Oggi Cronaca
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Non é facile scrivere di sé stessi sul giornale che si dirige e spero mi perdoneranno i lettori se sono costretto a farlo.
Per non apparire troppo narcisista, però, ho deciso di pubblicare la notizia per ultimo, dopo che l’hanno fatto, in questi giorni, tutti gli altri giornali dando più o meno spazio a quella che é effettivamente é una notizia, perché ci sarebbe da scrivere un libro solo su come funziona oggi il mondo editoriale, dove la maggior parte degli scrittori sono costretti a pagare, anche diverse migliaia di euro per pubblicare un loro libro ed in più devono anche pubblicizzarlo perché gli editori hanno scarsi mezzi.
Io sono stato fortunato perché ho trovato un editore come Matteo Moraglia che anche se proprietario di una piccola casa editrice (La Leucotea di Sanremo) pubblica a carattere nazionale ed ha un catalogo oltre 130 libri. Una piccola casa editrice che non possiede i mezzi dei grandi colossi editoriali per promuovere un libro, ma lo fa coi mezzi che dispone e ovviamente con l’aiuto dei singoli autori.
Ecco perché, già fin d’ora, mi scuso con tutti voi se sulle pagine di Oggi Cronaca forse troverete un po’ di “martellamento” sul libro che ho scritto (“Le tre scelte della vita”) ma é indispensabile pubblicizzarsi il più possibile al giorno d’oggi. E non per guadagnare, perché vivere scrivendo, oggi, é praticamente impossibile.
Su Oggi Cronaca, comunque, cerchiamo di dare spazio a tutti gli autori ed infatti basta sfogliare le pagine del giornale che troverete articoli di presentazioni di libri, di tutte le case editrici.
Tornando a noi, la notizia che un tortonese scrive il suo primo libro, trova un editore che glielo pubblica a spese della casa editrice e quel volume viene presentato per la prima volta al Salone del libro di Torino, cioé il più importante d’Italia, non capita certo tutti i giorni.
E’ una notizia importante che merita ampio spazio, anche se riguarda il sottoscritto.
Il Comune di Tortona, col quale non siamo mai stati troppo teneri, lo ha capito ed infatti ha dato ampio risalto all’avvenimento con un apposito comunicato stampa e sul sito Vivi Tortona con una pagina appositamente dedicata e per questo lo ringraziamo così come ringraziamo tutti i nostri colleghi che hanno dato spazio all’avvenimento e lo daranno anche in seguito alle presentazioni che verranno organizzate un po’ dovunque: in zona ma non solo
Prima di lasciarvi alla notizia dell’articolo perdonatemi un inciso: la maggior parte di delle persone che pubblicano un libro, oggi, scrive romanzi, cioé storie inventate (in parte o in tutto) frutto della loro fantasia, “Le scelte della vita” parla di cose reali di tutto quello che ci può capitare ogni giorni e cerca delle soluzioni.
E’ qualcosa di profondamente diverso da quello che trovate in libreria o che siete abituati a leggere. Sarà letto? Sarà apprezzato? Io ve lo propongo, il giudizio finale sulla bontà dell’opera non spetta a me.
Angelo Bottiroli